Costruisci il Museo

Come spiegato nelle pagina LE SEZIONI, si può collaborare alla realizzazione del Museo in diversi modi, che ora descriveremo. Mentre le leggi non domandarti come sia possibile metterli in pratica, ne parleremo alla fine, dopo averli presentati.  I tuoi contributi, integrati con quegli degli altri, andranno a formare le pagine della sezione TRADIZIONI, quelle cioè a cui si accede attraverso la seconda riga della barra di navigazione. Il tuo contributo resterà però sempre visibile nella sua forma originale nell’archivio Articoli e commenti e il tuo nome comparirà tra quelli degli autori o degli informatori nella HOME.

Cercasi: oggetti o notizie, prestito di oggetti

Per rendere sempre più significativa la sezione Strumenti cerchiamo ancora oggetti e strumenti, soprattutto quelli da cui meglio traspare la fantasia e la creatività dei loro autori: ad esempio, oggetti  creati o riparati con tecniche povere e ingegnose; un nuovo attrezzo realizzato con parti di altri rotti o logorati dall’uso;  una scodella incrinata riparata con filo di ferro, etc. Se hai oggetti di tal fatta e ti farebbe piacere vederli esposti proponili.

Gli oggetti prestati restano di proprietà del prestante, che concede solo una licenza d’uso dell’oggetto al Museo, che da parte sua si impegna a conservarlo con cura e a restituirlo quando richiesto. In assenza di esplicita domanda in senso contrario, l’oggetto sarà  esposto accompagnato da una placchetta con il nome del proprietario. Per ragioni di spazio e di logica espositiva ci riserviamo di scegliere gli oggetti da esporre, in altre parole non tutte le offerte potranno essere accettate.

A volte siamo in grado di sapere cosa vorremmo: pubblicheremo tali richieste nella categoria CERCASI.

Canti popolari

Testi e/o files (mp3) di canti popolari del nostro territorio (l’Alto Ferrarese). I canti sono una delle espressioni più antiche ed insieme più vive della cultura popolare; per loro tramite si esprimevano ogni tipo di sentimenti: dall’amore al dolore per il tradimento dell’amata, dalla gioia al lutto, dalla fatica del lavoro alla nostalgia per il proprio paese; furono anche strumenti di protesta e lotta politica.

  • Canti d’amore: che parlano d’amore e di rapporti sentimentali.
  • Canti del maggio: le canzoni musicate e cantate durante il Calendimaggio (la notte tra il 30 aprile ed il primo Maggio) dai maggerini, sotto le case e per le vie del paese. Sono canti caratterizzati da un’andatura allegra e gioiosa che esprimono il benvenuto alla bella stagione, dopo il lungo inverno. Sono accompagnati da musica: stornelli, sonetti e tresche suonati con chitarre, violini, strumenti ad ancia, piccole percussioni e strumenti ritmici, che comunque non coprano la voce, ora in coro, ora in solo, che canta il maggio.
  • Canti di lavoro: canti di mietitura, lizze che accompagnavano ritmicamente i lavori pesanti e insieme documentavano le difficili condizioni dei lavoratori.
  • Canti di protesta e di lotta: che hanno accompagnato le rivendicazioni contadine e operaie.
  • Canti rituali: di chiesa, di veglia,  etc.
  • Ninna-nanne: così si addormentavano i nostri nonni quando erano bambini.

Dai nomi alla cose

In questa categoria troverai foto di oggetti di cui vorremo conoscere il nome in dialetto e la loro funzione, per arricchire il catalogo del Museo. Se tu conoscessi anche i nomi (in italiano o dialetto) delle parti che li compongono ti saremo grati se li riferissi.

Eventi e documenti

Descrizioni o immagini di eventi, documenti e fatti della nostra terra.

I saperi

Patrimonio di conoscenze

  • Colture e lavorazioni
  • Erbe e salute
  • Giochi e passatempi

Immagini

Vecchie foto di lavorazioni, di antenati, di eventi.

Oggetti misteriosi

Foto di oggetti e strumenti di cui non siamo stati capaci di ricostruire la funzione. Ti invitiamo a guardarli e mostrarli a nonni e parenti per scoprirla e farcela sapere.

Racconti di stalla

A sera nelle stalle si raccontava. E il racconto era come il vento per le vele della fantasia: ti catturava e ti conduceva alla scoperta di nuovi orizzonti.

  • Favole e le fiabe, che si raccontavano attorno al fuoco del camino o a sera nella stalla.
  • Filastrocche e scioglilingua della nonna.
  • Leggende e luoghi misteriosi: stagni, anguane, fantasmi e fate della nostra terra.
  • Proverbi: la saggezza di secoli condensata in una frase.

Come inviare i contributi

Oggetti e strumenti

Per proporre oggetti in prestito puoi contattaci per email (ilmuseodimirabello@gmail.it), o andare direttamente alla sede del Museo (Corso Italia 425, Mirabello, FE) e parlare con Gabriele Piella.

Commenti

Il modo più semplice è di inviarci un commento, se non sai come farlo leggi Come scrivere un commento nelle FAQ (Frequently Asked Questions = domande frequenti), o mandaci una mail (ilmuseodimirabello@gmail.it). Una volta ricevuto il commento, lo trasformeremo in un articolo, segnalando che  l’informazione viene da te e il tuo nome comparirà nell’elenco degli informatori nella home.

Articoli

Se sai destreggiarti un po’ con l’informatica puoi scrivere gli articoli tu stesso. Per questo invia una email  a ilmuseodimirabello@gmail.com segnalando la tua intenzione. Riceverai in risposta una email che ti invita a leggere con attenzione le istruzioni Come scrivere un articolo nelle FAQ. Attieniti ad esse con attenzione.

Immagini

Se vuoi aggiungere al tuo contributo un’immagine, o se l’immagine è il tuo contributo, il modo più semplice di trasmetterci il file è via mail. Tieni presente che devi avere il diritto di riprodurre l’immagine e devi dichiarare questo fatto in modo esplicito nella mail con cui la trasmetti, autorizzandoci a riprodurla sul sito del Museo (vedi Come inviare un’immagine nelle FAQ). Se il file fosse troppo ingombrante per trasmetterlo faccelo sapere e ti daremo le istruzioni su come procedere.

Accettiamo file di formato jpg, jpeg, gifpng, ma sempre di alta qualità (minima compressione). L’immagine deve essere salvata in formato RGB per garantire la corretta riproduzione dei colori. Se è destinata ad essere inserita negli articoli le dimensioni consigliate sono:

  • piccola 440 x 240
  • grande 640 x 392

ma puoi utilizzare dimensioni anche maggiori: se è particolarmente bella e significativa potremmo riprodurla a tutto schermo.

Se l’immagine fosse invece destinata a essere esposta nelle sale del Museo tieni presente che la dimensione da noi normalmente utilizzata ha il lato più lungo di 80 cm. La risoluzione deve essere quindi molto elevata per permettere tale ingrandimento: non meno di 250 ppi.

Se possiedi l’immagine a stampa e hai difficoltà a scannerizzarla informaci per email, provvederemo noi a duplicarla e ti faremo riavere l’originale.

Canti, musica, racconti, filastrocche

Se hai una registrazione musicale o vocale in formato mp3, puoi inviarcene il file per email. Tieni però presente che possiamo pubblicarlo sul sito del Museo solo se:

  • Tu detieni i diritti d’autore del file, perché l’hai tu stesso legalmente registrato. In tal caso dichiara questo fatto nella mail con cui  ce lo trasmetti, autorizzandoci a riprodurla sul sito del Museo (vedi Come inviare un brano audio nelle FAQ).
  • Hai copiato il file da un sito che consente la libera riproduzione dei file. In tal caso riporta nella mail l’indirizzo del sito da cui l’hai ottenuto per poterlo a nostra volta citare.

Ti preghiamo di essere molto attento a questa condizione perché le leggi sui diritti di riproduzione sono molto precise e le ammende pesanti.

Se hai dubbi sui diritti di riproducibilità  segnalaci comunque il file e la sua provenienza, ci occuperemo noi di cercare di ottenere i diritti  per pubblicarlo sul sito del Museo.

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