Personaggi e aneddoti

Partemio

C’era un uomo, certo Partemio, che a seguito di un incidente durante la raccolta del grano, subì un colpo alla testa dalla cinghia spezzata di una mietitrice che gli procurò seri problemi fisici e di memoria: portandolo a  sragionare e a deambulare in modo strano. Diceva che sua moglie l’aveva reso bech, cioè cornuto (e pensare  che prima dell’incidente erano una coppia affiatatissima e lui un lavoratore integerrimo). Ricordo che quando arrivava nei giardini pubblici aveva un passo corto e affrettato e a chi lo salutava, lui ripeteva in continuazione che era cornuto  e diceva in dialetto:
a sson bech, a sson bech, a sson bech….
Se poi uno gli chiedeva se vi erano dei vari gradi di cornutaggine, in modo simpatico elencava:
bech, strabech, cucuberna, pimpiglion
con quest’ultimo termine fissava il massimo della cornutaggine.
Nessuno lo prendeva in giro.

Romeo di Scudozz

Veniva a Mirabello uno strano tipo, che attorno al corpo cingeva  molti barattoli, legati con uno spago.
Di notte dormiva sui fienili in campagna, ospitato volentieri dai contadini mirabellesi, in quanto Romeo  era  un personaggio di carattere buono, socievole e onesto.
Al suo passaggio tanti bimbi e giovani gli si radunavano attorno e gli facevano festa.

Tabac

Persona esile ed energica. Veniva da paesi fuori Mirabello. Aveva sempre  con sé un bastone e con quello benediva il tempo. Per i contadini che desideravano la pioggia, lui  benediva, volgendo il bastone verso il cielo e biascicando parole stranissime. Era un personaggio che non dava fastidio e che molti contadini ospitavano volentieri.

Aneddoti

C’era un cane bolognese che teneva in bocca un grosso osso.
Con lui c’era  un cane ferrarese che gli chiese: “di dove sei?”
A sson ad Bulogna” rispose.
Così dicendo il cane bolognese aprì la bocca, facendo cadere l’osso e il cane ferrarese svelto lo afferrò.
Il cane bolognese pensò: adesso ti frego io!
“E tu di dove sei?” chiese.
A sson ad Fràra” rispose.
E l’osso non cadde.

P.S. Il dialetto bolognese ha una pronuncia aperta. Quello ferrarese più chiusa, stretta.

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