Canti di lavoro: invia un tuo contributo

Puoi utilizzare lo spazio commenti qui sotto per inviarci il testo di un tradizionale canto di lavoro  un tempo cantato nel territorio dell’Alto Ferrarese, di cui si occupa il Museo (grossomodo il territorio compreso tra Cento, il corso del Panaro, Ferrara e Poggio Renatico).

Una volta ricevuto il contributo sotto forma di commento lo trasformeremo noi in un articolo, e sarai citato come informatore. Se non sai come inserire il commento, trovi le istruzioni nella pagina Come scrivere un commento. Se vuoi allegare una foto del documento o dell’evento, segui le istruzioni riportate in Come inviare un’immagine.

Se invece vuoi invece scrivere direttamente tu l’articolo segui le istruzioni di Come scrivere un articolo.

Se tu ne avessi anche una registrazione in formato mp3, puoi inviarcene il file per email. Tieni però presente che possiamo pubblicarlo sul sito del Museo solo se:

  • Tu detieni i diritti d’autore del file, perché l’hai tu stesso legalmente registrato. In tal caso dichiara esplicitamente questo fatto nella mail con cui ce lo trasmetti, autorizzandoci a riprodurla sul sito del Museo (vedi Come inviare un brano audio nelle FAQ).
  • Hai copiato il file da un sito che consente la libera riproduzione dei file. In tal caso riporta nella mail l’indirizzo del sito da cui l’hai ottenuto per poterlo a nostra volta citare.

Ti preghiamo di essere molto attento a questa condizione perché le leggi sui diritti di riproduzione sono molto precise e le ammende pesanti.

Se hai dubbi sui diritti di riproducibilità segnalaci comunque il file e la sua provenienza, ci occuperemo noi di cercare di ottenere i diritti per pubblicarlo sul sito del Museo.

Comments
One Response to “Canti di lavoro: invia un tuo contributo”
  1. Antonio Villani ha detto:

    Vedo con piacere che vi è servito un mio video amatoriale – caricato nel canale “Antocosm” di Youtube – con i cantastorie Gianni Molinari e Dina Boldrini. Se vi può interessare, sappiate che nello stesso canale ci sono altri video “caserecci”: tre con gli stessi cantastorie e quattro con le mondine di Bentivoglio (oltre a registrazioni di balli tradizionali che ci portano però verso l’Appennino). Cordiali auguri di buon Natale e di buon lavoro.

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