Pannello 23 – La Società Operaia
Finora abbiamo ricordato solo marginalmente l’autentica popolazione del territorio mirabellese, senza la cui fatica e la cui perizia questo non avrebbe mai potuto essere bonificato. Per secoli i contadini rimasero solo plebe, incapaci di rivendicare un qualsiasi diritto.

Verbale della seduta di fondazione della Società di Mutuo Soccorso di Mirabello tenuta il 7 ottobre 1877 al Teatro Masetti
Passata la Rivoluzione Francese e restaurato il Vecchio Regime, sembrò che non fosse rimasta traccia alcuna degli sconvolgimenti passati. Gli spiriti tuttavia erano mutati e l’unità d’Italia (1861) fu accolta con ben altro animo. Non dobbiamo però pensare che la gente delle campagne, potesse, di punto in bianco, trasformarsi in sindacalisti: a Mirabello gli operai non esistevano, c’erano al più artigiani o negozianti, poco propensi ai movimenti associativi. Non ci meraviglieremo, quindi, nell’apprendere che la Società Operaia di Mutuo Soccorso di Mirabello, sorta tra le prime della zona nel 1878, riuniva sì i lavoratori, sinceramente convinti ed attivi, ma per iniziativa e sotto la guida di membri della borghesia e della nobiltà: Presidente Onorario della Società fu il conte Malvezzi e Presidente Luciano Zacchi, ammistratore della Tenuta Sessa.

Primo dicembre 1878: al Teatro Masetti si festeggia il primo anniversario della fondazione della Società di Mutuo Soccorso di Mirabello
Statuti, manifesti, medaglie, si devono certo più all’intervento di questi promotori, che ai contributi dei soci, dato che essi non erano in grado di redigere verbali, stilare inviti e manifesti, e far pubblicare dalla Gazzetta di Ferrara l’annuncio dell’inaugurazione della bandiera sociale (1878). Ma quel seme produsse i suoi frutti: contadini e operai impararono a sostenere le proprie rivendicazioni sociali, economiche, amministrative e politiche.