4.2 – Descrizione topografica specializzata (Pannelli 5 e 10)

Dalla più ampia, ma inevitabilmente meno particolareggiata descrizione del territorio delle Legazioni di Bologna e Ravenna e del Ducato di Ferrara, passiamo all’esame di una cartografia, già specializzata, che comincia a porsi al servizio degli studiosi dei singoli problemi; in particolare quelli dello scolo delle acque, dei percorsi delle strade, della definizione dei confini e delle proprietà.

Tali mappe, rilievi, profili e studi illustrano anche i pannelli successivi; qui (Pannello 5), a titolo esemplificativo, proponiamo la mappa Saccenti (mappa 5.3) che rappresenta alcune diversioni del Reno e la mappa 5.4, che descrive lo stato delle valli del Contà di Bologna.

 5.3 Proposte diversioni Reno

Mappa 5.3 – 1654 – Proposte di diversioni del Reno di C. Saccenti [Biblioteca Ariostea, Ferrara, Fondo Crispi XVI 83]

5.4 Stato delle valli (particolare)

Mappa 5.4 – 1625 – Stato delle valli del Contà di Bologna di G. Benedetti [Biblioteca Ariostea, Ferrara, Fondo Crispi XVI 81 B]

Particolarmente bella e di grande interesse la mappa del Chiesa (un cartografo di parte degli Olivetani di S. Michele in Bosco di Bologna, scrupoloso nei rilievi e raffinato nel tratto, vedi Pannello 10), che nel 1742 ha fissato le condizioni del territorio dopo le rotte Bisacca (1731) e degli Annegati (1738), che allontanarono definitivamente il Reno da Mirabello. Della sua carta riproduciamo quella parte che interessa il nostro territorio. Essa mostra come, ancora nel 1742, il Reno sfociasse direttamente nelle valli di Poggio e Malalbergo, tramite le bocche, ancora aperte, delle rotte Bisacca (1731) e Annegati (1738), di cui abbiamo parlato nel Pannello 3 e torneremo a parlare nel 18. Per questo le valli sono molto estese, tanto che molte strade e gran parte dell’Impresa Aldrovandi (ne parleremo nel Pannello 16) sono sommerse; ne emergono solo la Chiavica e il Palazzo (Pannello 17). In mezzo a tanta devastazione appare quasi ironico che venga ancora riportata la linea del voto degli Eminentissimi Cardinali per la diversione di Reno in Panaro. Si notino la chiesa di Mirabello, il Poggio Lambertini, le torri (Pannello 8) e i termini di confine (Pannello 9). In blu si è posta in evidenza la bòtta Panfilia, dove, otto anni più tardi, si aprirà l’ultima rotta che determinerà, forse per sempre, l’allontanamento del Reno dal Po.

Pannello 10 Carta Chiesa

Mappa 10 – Carta del Chiesa (1742), particolare, le sovrascritte in colore sono redazionali [Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio di Bologna – Carta di Andrea Chiesa – Carte del territorio, cart. 1, n. 11]

Tutte queste mappe studiano il primo, più grave e più urgente problema che si presentava agli uomini del nostro paese nei secoli scorsi: l’imbrigliamento, la canalizzazione, lo scarico e lo sfruttamento delle acque. Cominciamo così a conoscere anche i nomi dei più notevoli cartografi, periti e agrimensori che, dalla fine del ‘500 a tutto l’800, ci hanno lasciato carte geografiche, mappe e schizzi degni, non solo di essere conservati negli archivi, ma anche di venir considerati e studiati come documenti storici di primaria importanza.

 

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